Una campagna sociale non deve solo comunicare qualcosa, ma deve soprattutto esser capace di sensibilizzare ed emozionare. Il nostro obiettivo, in questo preciso caso, era abbastanza complesso: intercettare ragazzi e ragazze (i cosiddetti “Neet”) che si trovano in quella difficile e particolare fase in cui hanno perso ogni motivazione, non studiano, non lavorano e non cercano attivamente un lavoro, per motivarli a reinserirsi in un circuito di formazione e di riscoperta delle proprie capacità personali.

Partendo da queste criticità, abbiamo ideato il concept “FARO LATINA” che contiene al suo interno una narrazione che si dispiega in 3 immagini: il “Faro” come linea guida e come luce di novità; i ragazzi come i destinatari del flusso di luce, ovvero del messaggio; e l’ombra come proiezione del futuro che si sviluppa grazie a quella stessa luce.

Partendo da queste criticità, abbiamo ideato il concept “FARO LATINA” che contiene al suo interno una narrazione che si dispiega in 3 immagini: il “Faro” come linea guida e come luce di novità; i ragazzi come i destinatari del flusso di luce, ovvero del messaggio; e l’ombra come proiezione del futuro che si sviluppa grazie a quella stessa luce.

Ma il concept della campagna non esaurisce la sua energia con l’immagine del “faro”, perché è basato sulla dualità dello stimolo/invito alla partecipazione attiva: FARO/FARÒ Latina è emblematico in tal senso, in quanto mostra con un gioco di parole semplice ma incisivo, la proiezione verso il futuro che il progetto sociale racchiude nei confronti sia dei giovani che della città in generale. .